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Era
già qualche settimana che avevo in mente di provare a fare la pasta
all'uovo con del vino rosso nell'impasto ma mi frenava un po' il fatto
che, volendola chiamare in un certo modo, avrei voluto condirli con una
fonduta di formaggio tipicamente Piemontese e qui non Olanda non ne
avevo ancora trovato. Sabato mattina al mercato di Leiden ci ha colpito
un banchetto che vendeva numerosi formaggi tipici e fra questi
spiccavano alcuni prodotti della nostra regione: il Raschera, la Tuma
d'la Paja di Occelli e anche lui, il re dei formaggi Piemontesi, il
Castelmagno! Ne ho acquistato un pezzo sui due etti anche se
sull'etichetta avevano sbagliato a scrivere il nome, arrivati a casa
l'ho assaggiato giusto per verificare che non fosse un bluff e l'ho
trovato decisamente buono, era anche piuttosto stagionato rispetto a
certi formaggi Castelmagno che vengono venduti nei supermercati
Italiani. Chissà magari gli Olandesi non lo apprezzano neppure (visto la
poca fantasia che hanno nei formaggi locali) e non sanno quello che si
perdono!
Trovato il formaggio adatto, mi sono decisa a provare l'impasto con il vino.
Ingredienti per due persone:
- 200gr farina 00
- 2 uova intere
- 25ml vino rosso Piemontese (ho usato un ottimo Barbera delle mie zone)
- sale
- 90gr formaggio Castelmagno
- latte intero q.b.
- burro q.b.
Con queste dosi si ottengono due porzioni abbondanti, la parte che è avanzata la gusterò domani a pranzo.
Disporre
la farina a fontana sulla spianatoia, mettere al centro le due uova, un
pizzico di sale e una parte del vino rosso, mischiare gli ingredienti
con una forchetta poi iniziare a impastare con le mani, aggiungendo il
restante vino rosso poco per volta e facendo in modo che l'impasto
assorba bene quello versato in precedenza prima di aggiungerne altro
(NB: occorre infarinare la spianatoia ripetutamente per evitare che la
pasta si attacchi sulla superficie).
Impastare fino a ottenere una
palla liscia e omogenea di colore bruno, fasciarla con della pellicola
trasparente e metterla a riposare in frigo per una mezz'ora circa.
Suddividere
l'impasto in tre pezzi e, con l'ausilio della macchinetta Imperia o
similare, ricavare delle strisce di pasta che devono essere ripassate
alcune volte nei rulli lisci nella misura più larga poi in una più
stretta (penultima tacca). Infine ricavare delle tagliatelle corte di
circa 15cm di lunghezza, ossia i "Monferrini".
La prossima volta però la tirerò e taglierò a mano perchè mi piace più rugosa.
Mentre
si riscalda l'acqua di cottura dei Monferrini, preparare la fonduta. In
un pentolino su fuoco basso mettere il Castelmagno rotto in piccoli
pezzi e aggiungere un pezzetto di burro e del latte (sono andata a
occhio). Mescolare ripetutamente cercando di far sciogliere il
formaggio, se dovessero restare alcuni grumi, utilizzare il minipimer
per qualche secondo fino a ottenere una crema morbida e omogenea.
Lessare
la pasta in acqua salata (cuoce in pochissimo tempo!), condirla con la
fonduta e servirla ben calda, accompagnandola con il vino che si è
utilizzato per aromatizzare l'impasto.
A noi sono piaciuti molto e spero che possano piacere anche a voi, tot ziens.
NOTE: monografia sul Castelmagno.
SEGNALAZIONE: un'ottima ricetta di Bruno del blog Untozzodipane: i Ravioloni rustici al Castelmagno e crema di Barbera
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